23/11/15 – Comunicazione agli Azionisti Carife

Gentili associati,
come avrete appreso dalla stampa in questi giorni, la scenario attorno a Carife ha subito un cambiamento improvviso.

Nel pomeriggio di domenica 22 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato, in stretta collaborazione con la Banca d’Italia, il decreto “salva-banche”, che riguarda il salvataggio di 4 banche: Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria, e Cassa di risparmio di Chieti.

Vi suggeriamo la lettura del breve comunicato di 3 pagine e mezzo pubblicato sul sito della Banca d’Italia.
Il decreto sarà pubblicato lunedì 23 novembre sulla Gazzette Ufficiale ed entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione. La sera del 22 novembre è arrivato anche l’ok  della Commissione Europea.

Primi commenti e una semplice spiegazione sono su 2 articoli sul sito del Sole 24 Ore del 22 novembre.
Potete leggere il primo qui ed il secondo qui.
Un terzo articolo spiega in sintesi la storia delle 4 banche in crisi, concentrandosi soprattutto su Banca Marche e Banca Etruria

Cosa accade ora in sintesi?

FINE DELL’INCERTEZZA

Dopo 6 anni (da settembre 2009) da cui è stata resa nota la crisi Carife, il decreto di oggi mette la parola “fine” all’incertezza e dà decisioni nette e un binario al futuro di Carife.

CREATA UNA “BANCA BUONA” E UNA “BANCA CATTIVA”

Il decreto del Governo crea “una banca cattiva” e “4 banche buone”.
Alla cosiddetta “banca cattiva” andranno conferiti tutti i prestiti in sofferenza delle 4 banche.
Alle “4 banche buone” andranno conferite tutte le altre attività: depositi, conti correnti, obbligazioni ordinarie.

LA NUOVA CARIFE

Una delle 4 banche buone sarà la Nuova Carife, che parte il 23 novembre. In essa confluisce tutto il personale e la banca opera in continuità.
La banca e i funzionari che avremo di fronte nei prossimi giorni sono quindi quelli della “banca buona”, ossia della Nuova Carife.
La Nuova Carife avrà amministratori appositamente designati; presidente (per tutte le 4 banche) sarà il dott. Roberto Nicastro, ex direttore generale di Unicredit. Gli amministratori avranno l’impegno di vendere la banca in tempi brevi al miglior offerente. Ma questa non è una novità, in quanto sappiamo ormai da tempo che Carife verrà venduta.

LA DELIBERA DEI COMMISSARI – L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DEL 30 LUGLIO – I WARRANT

Da quanto ci è dato comprendere ad oggi, tale decreto dovrebbe cancellare di fatto l’operazione predisposta dai commissari straordinari di Carife e conseguentemente approvata dall’Assemblea degli azionisti di Carife del 30/7/2015. Sparirebbe quindi il meccanismo dei warrant.

LA BRUTTA NOTIZIA PER AZIONISTI E OBBLIGAZIONI SUBORDINATE

Nella cosiddetta “banca cattiva” vengono fatte confluire tutte le azioni e le obbligazioni subordinate. Il comunicato di Banca d’Italia recita precisamente al punto 4: “L’intero onere del salvataggio è posto innanzitutto a carico delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle quattro banche”.
Questo punto sembra essere estremamente preoccupante per azionisti e possessori di obbligazioni subordinate.

Vi invitiamo a chiedere spiegazioni ai vostri funzionari Carife di fiducia.
Nei prossimi giorni cercheremo di comprendere meglio la situazione. Convocheremo il nostro Consiglio direttivo e chiederemo ulteriori spiegazioni ai Commissari di Banca d’Italia.